Facendo parte di un ecosistema Software Open Source QGIS è costruito su diverse librerie che, unitamente agli specifici provider, offrono la capacità di leggere e spesso scrivere molti formati:
I formati di dati vettoriali includono GeoPackage, GML, GeoJSON, GPX, KML, Comma Separated Values, formati ESRI (Shapefile, Geodatabase…), formati di file MapInfo e MicroStation, AutoCAD DWG/DXF, GRASS e molti altri… Leggi la lista completa dei formati vettoriali supportati in https://gdal.org/drivers/vector/index.html.
I formati di dati raster includono GeoTIFF, JPEG, ASCII Gridded XYZ, MBTiles, R o Idrisi rasters, GDAL Virtual, SRTM, Sentinel Data, ERDAS IMAGINE, ArcInfo Binary Grid, ArcInfo ASCII Grid, e molti altri… Leggi la lista completa dei formati raster supportati in https://gdal.org/drivers/raster/index.html.
I formati Database includono PostgreSQL/PostGIS, SQLite/SpatiaLite, Oracle, MS SQL Server, SAP HANA, MySQL…
Anche i servizi web di mappe e dati (WM(T)S, WFS, WCS, CSW, tasselli XYZ, servizi ArcGIS, …) sono gestiti dai provider QGIS. Vedere Lavorare con i protocolli OGC / ISO per maggiori informazioni su alcuni di questi.
Puoi leggere i file supportati da cartelle archiviate e usare i formati nativi di QGIS come i file QML (QML - Il Formato File Stile QGIS) e i layer virtuali e in memoria.
Più di 80 formati vettoriali e 140 formati raster sono supportati da GDAL e dai provider nativi di QGIS.
Nota
Non tutti i formati elencati potrebbero funzionare in QGIS per varie ragioni. Per esempio, alcuni richiedono librerie proprietarie esterne, o l’installazione di GDAL/OGR del tuo sistema operativo potrebbe non essere stata sviluppata per supportare il formato che vuoi usare. Per vedere l’elenco dei formati disponibili, esegui la riga di comando ogrinfo--formats (per i vettori) e gdalinfo--formats (per i raster), o controlla il menu Impostazioni ► Opzioni ► GDAL in QGIS.
In QGIS, a seconda del formato dei dati, esistono diversi strumenti per aprire un set di dati, disponibili principalmente nel menu Layer ► Aggiungi Layer ► o dalla Barra degli Strumenti per la Gestione delle Sorgenti Dati (abilitata dal menu Visualizza ► Barre degli strumenti). Tuttavia, tutti questi strumenti puntano a un’unica finestra di dialogo, la finestra Gestore delle Sorgenti Dati, che si può aprire con il pulsante Apri Gestore delle Sorgenti Dati, disponibile sulla Barra degli Strumenti Gestore origine dati, oppure premendo Ctrl+L. La finestra di dialogo Barra degli Strumenti per la Gestione delle Sorgenti Dati (Fig. 15.1) offre un’interfaccia unificata per aprire dati basati su file, database o servizi web supportati da QGIS.
Fig. 15.1 Finestra di dialogo QGIS Gestore delle sorgenti dati
Oltre a questo punto d’ingresso principale, hai anche il plugin DB Manager che offre funzionalità avanzate per analizzare e manipolare i database collegati. Maggiori informazioni sulle funzionalità di DB Manager possono essere trovate in Plugin DB Manager.
Ci sono molti altri strumenti, nativi o plugin di terze parti, che ti aiutano ad aprire vari formati di dati.
Questo capitolo descriverà solo gli strumenti forniti di default in QGIS per il caricamento dei dati. Si concentrerà principalmente sulla finestra di dialogo Data Source Manager ma più che descrivere ogni scheda, esplorerà anche gli strumenti basati sul fornitore di dati o sulle specificità del formato.
Il Browser è uno dei modi principali per aggiungere rapidamente e facilmente i tuoi dati ai progetti. È disponibile come:
una scheda Gestore della sorgente dati, abilitata premendo il pulsante Apri gestore della sorgente dati (Ctrl+L);
come pannello QGIS che puoi aprire dal menu Visualizza ► Pannelli (o Impostazioni ► Pannelli) o premendo Ctrl+2.
In entrambi i casi, il Browser ti aiuta a navigare nel tuo file system e a gestire i geodati, indipendentemente dal tipo di layer (raster, vettore, tabella), o dal formato della fonte dei dati (file semplici o compressi, database, servizi web).
Nella parte superiore del pannello Browser, trovi alcuni pulsanti che ti aiutano a:
Aggiungi layer selezionati: puoi anche aggiungere dati alla mappa selezionando Aggiungi layer selezionato(i) dal menu contestuale del layer;
Aggiorna l’albero del browser;
Filtra Browser per cercare dati specifici. Inserisci una parola di ricerca o un carattere jolly e il browser filtrerà l’albero per mostrare solo i percorsi delle tabelle, dei nomi di file o delle cartelle del DB corrispondenti - altri dati o cartelle non saranno visualizzati. Vedi l’esempio di Browser Panel(2) in Fig. 15.2. Il confronto può essere sensibile alle maiuscole o meno. Può anche essere impostato a:
Normale: mostra gli elementi che contengono il testo cercato
Wildcard(s): perfeziona la ricerca usando i caratteri ? e/o * per specificare la posizione del testo cercato
Espressione Regolare
Racchiudi tutto collassa la struttura ad albero;
Abilita/disabilita le proprietà del widget: quando è attivato, viene aggiunto un nuovo widget in fondo al pannello che mostra, se applicabile, i metadati per l’elemento selezionato.
Le voci nel pannello Browser sono organizzate gerarchicamente, e ci sono diverse voci di livello superiore:
Preferiti dove puoi mettere collegamenti a percorsi usati spesso
Home del Progetto: per un rapido accesso alla cartella in cui (la maggior parte) dei dati relativi al tuo progetto sono memorizzati. Il valore predefinito è la cartella in cui risiede il file del tuo progetto.
Home cartella nel file system e la cartella principale del file system.
Unità locali o di rete collegate
Poi viene una serie di tipologie di contenitori / database e protocolli di servizio, a seconda della piattaforma e delle librerie sottostanti:
Il browser supporta il trascinamento all’interno del browser, dal browser all’area di lavoro e al pannello Layer, e dal pannello Layer ai contenitori di layer (per esempio GeoPackage) nel browser.
Gli elementi dei file di progetto all’interno del browser possono essere espansi, mostrando l’intero albero dei layer (inclusi i gruppi) contenuti in quel progetto. Gli elementi del progetto sono trattati allo stesso modo di qualsiasi altro elemento nel browser, quindi possono essere trascinati e rilasciati all’interno del browser (per esempio per copiare un elemento del layer in un file geopackage) o aggiunti al progetto corrente attraverso il drag and drop o il doppio clic.
Il menu contestuale per un elemento nel pannello Browser si apre cliccandovi sopra con il tasto destro del mouse.
Per le voci delle cartelle del file system, il menu contestuale offre quanto segue:
Nuovo ► per creare nella voce selezionata un:
Cartella…
GeoPackage…
ShapeFile…
Aggiungi ai Preferiti: le cartelle preferite possono essere rinominate (Rinomina Preferito…) o rimosse (Rimuovi Preferito) in qualsiasi momento.
Nascondi dal Browser: le cartelle nascoste possono essere rese visibili dall’impostazione Impostazioni ► Opzioni ► Sorgenti Dati ► Percorsi Browser Nascosti
Scansione Velocemente questa Cartella
Apri Cartella…
Apri nel Terminale…
Proprietà…
Proprietà Cartella…
Per le voci delle foglie che possono agire come layer nel progetto, il menu contestuale avrà voci di supporto. Per esempio, per fonti di dati vettoriali, raster e mesh non basati su database e non basati su servizi:
Esporta layer ► Su file…
Aggiungi Layer al Progetto
Proprietà del Layer…
DB Manager ► Rinomina «<name of file>»… o Elimina «<name of file>»…
Mostra nei file
Proprietà File
Nella voce Proprietà del Layer…, troverai (simile a quello che troverai nelle proprietà dei layer vector e raster una volta che i layer sono stati aggiunti al progetto):
Metadata per il layer. Gruppi di metadati: Informazioni dalla Sorgente (se possibile, Percorso sarà un collegamento ipertestuale alla fonte), Identificazione, Estensione, Accesso, Campi (per i layer vettoriali), Bande (per layer raster), Contatti, Collegamenti (per layer vettoriali), Riferimenti (per layer raster), Storia.
Un pannello Anteprima
La tabella degli attributi per le fonti vettoriali (nel pannello Attributi).
Per aggiungere un layer al progetto usando il Browser:
Attiva Browser come descritto sopra. Viene visualizzato una lista ad albero con il tuo file system, i database e i servizi web. Potrebbe essere necessario collegare i database e i servizi web prima di poterli visualizzare (vedi le sezioni dedicate).
Cerca il layer nell’elenco.
Usa il menu contestuale, fai doppio clic sul suo nome o trascinalo nella map canvas. Il tuo layer è ora aggiunto al Layers panel e può essere visualizzato nell’area di disegno della mappa.
Suggerimento
Aprire un progetto QGIS direttamente dal browser
Puoi anche aprire un progetto QGIS direttamente dal pannello del Browser facendo doppio clic sul suo nome o trascinandolo e rilasciandolo nell’area di disegno della mappa.
Una volta che un file è stato caricato, puoi zoomare intorno ad esso usando gli strumenti di navigazione della mappa. Per cambiare lo stile di un layer, apri la finestra di dialogo Proprietà del Layer facendo doppio clic sul nome del layer o facendo clic con il tasto destro del mouse sul nome nella legenda e scegliendo Proprietà dal menu contestuale. Vedi la sezione Proprietà Simbologia per maggiori informazioni sull’impostazione della simbologia per i layer vettoriali.
Fare clic con il tasto destro del mouse su un elemento nell’albero del browser ti aiuta a:
per un file o una tabella, visualizzare i suoi metadati o aprirlo nel tuo progetto. Le tabelle possono anche essere rinominate, cancellate o ritagliate.
per una cartella, metterla tra i preferiti o nasconderla dall’albero del browser. Le cartelle nascoste possono essere gestite dalla scheda Impostazioni ► Opzioni ► Sorgenti Dati.
gestire i tuoi segnalibri spaziali: i segnalibri possono essere creati, esportati e importati come file XML.
creare una connessione a un database o a un servizio web.
aggiornare, rinominare o eliminare uno schema.
Puoi anche importare file nei database o copiare tabelle da uno schema/database a un altro con un semplice drag-and-drop. C’è un secondo pannello del browser disponibile per evitare un lungo scorrimento durante il trascinamento. Basta selezionare il file e trascinare da un pannello all’altro.
Aggiungi layer a QGIS con un semplice drag-and-drop dal visualizzatore file del tuo sistema operativo
Puoi anche aggiungere i file al progetto trascinandoli dal proprio visualizzatore di file del sistema operativo in uso al Panello Layer o all’area di visualizzazione mappa.
Il plugin DB Manager è un altro strumento per integrare e gestire i formati di database spaziali supportati da QGIS (PostGIS, SpatiaLite, GeoPackage, Oracle Spatial, MS SQL Server, Virtual layers). Può essere attivato dal menu Plugins ► Gestisci e Installa Plugins….
Il Plugin DB Manager offre diverse funzionalità:
connettersi ai database e visualizzare la loro struttura e il loro contenuto
visualizzare in anteprima le tabelle dei database
aggiungere layer alla mappa, sia con un doppio clic o con il drag-and-drop.
aggiungere layer a un database dal Browser QGIS o da un altro database
creare query SQL e aggiungere il loro risultato alla mappa
Oltre al Pannello Browser e al DB Manager, i principali strumenti forniti da QGIS per aggiungere layer, troverai anche strumenti specifici per i provider di dati.
Nota
Alcuni external plugins forniscono anche strumenti per aprire file di formato specifico in QGIS.
Apri la scheda del tipo di layer nella finestra di dialogo Data Source Manager, cioè clicca sul pulsante Apri Gestore della Sorgente Dati (o premi Ctrl+L) e attiva la scheda di destinazione o:
per dati vettoriali (come GML, ESRI Shapefile, Mapinfo e layer DXF): premi Ctrl+Shift+V, seleziona l’opzione del menu Layer ► Aggiungi Layer ►Aggiungi Layer Vettore… o clicca sul pulsante della barra degli strumenti Aggiungi Layer Vettore.
per i dati raster (come GeoTiff, MBTiles, GRIdded Binary e layer DWG): premi Ctrl+Shift+R, seleziona l’opzione del menu Layer ► Aggiungi Layer ►Aggiungi Layer Raster… o clicca sul pulsante della barra degli strumenti Aggiungi Layer Raster.
Fig. 15.5 Finestra di dialogo Aggiungi Layer Raster
Seleziona File tipo di sorgente
Fai clic sul pulsante …Sfoglia
Naviga nel file system e carica un tipo di dati supportato. Più di un layer può essere caricato allo stesso tempo tenendo premuto il tasto Ctrl e cliccando su più elementi nella finestra di dialogo o tenendo premuto il tasto Shift per selezionare un intervallo di elementi cliccando sul primo e sull’ultimo elemento dell’intervallo. Solo i formati che sono stati ben testati appaiono nel filtro dei formati. Altri formati possono essere caricati selezionando Tuttiifile (la voce in alto nel menu a tendina).
Premi Apri per caricare il file selezionato nella finestra di dialogo Data Source Manager
Fig. 15.6 Caricamento di uno Shapefile con le opzioni aperte
Premi Aggiungi per caricare il file in QGIS e visualizzarlo nell’area di visualizzazione della mappa. Quando si aggiungono set di dati vettoriali contenenti più layer, appare la finestra di dialogo Seleziona Oggetti da aggiungere. In questa finestra di dialogo puoi scegliere i layer specifici del set di dati che vuoi aggiungere. Inoltre, sotto Opzioni puoi scegliere di:
Aggiungi layer a un gruppo
Mostra tabelle interne e di sistema
Mostra vettori vuoti.
Fig. 15.7 mostra QGIS dopo il caricamento del file alaska.shp.
Fig. 15.7 QGIS con il caricamento dello Shapefile Alaska
Nota
Per il caricamento di file vettoriali e raster, il driver GDAL offre la possibilità di definire azioni di apertura. Queste saranno visualizzate quando si seleziona un file. Le opzioni sono descritte in dettaglio su https://gdal.org/drivers/vector/, https://gdal.org/drivers/raster e se si seleziona un file in QGIS, un testo con un collegamento ipertestuale conduce direttamente alla documentazione del tipo di file selezionato.
Nota
Poiché alcuni formati come MapInfo (ad esempio, .tab) o Autocad (.dxf) permettono di mescolare diversi tipi di geometria in un unico file, caricando tali set di dati si apre una finestra di dialogo per selezionare le geometrie da usare in modo da avere una geometria per layer.
Le schede Aggiungi Layer Vettore e Aggiungi Layer Raster permettono il caricamento di layer da tipi di sorgente diversi da File:
Puoi caricare formati vettoriali specifici come ArcInfoBinaryCoverage, UK.NationalTransferFormat, così come il formato grezzo TIGER del USCensusBureau o OpenFileGDB. Per farlo, seleziona Cartella come Tipo Sorgente. In questo caso, una cartella può essere selezionata nella finestra di dialogo dopo aver premuto …Sfoglia.
Con tipo di sorgente Database puoi selezionare una connessione a un database esistente o crearne una al tipo di database selezionato. Alcuni tipi di database possibili sono ODBC, EsriPersonalGeodatabase, MSSQLServer e PostgreSQL o MySQL.` .
Premendo il pulsante Nuovo si apre la finestra di dialogo Crea una Nuova Connessione Database OGR i cui parametri sono tra quelli che puoi trovare in Creazione della connessione. Premendo Apri si può scegliere tra le tabelle disponibili, per esempio dei database abilitati per PostGIS.
Il Protocollo: HTTP(S), cloud, ecc. apre i dati memorizzati localmente o in rete, accessibili pubblicamente o in bucket privati di servizi commerciali di cloud storage. I tipi di protocollo supportati sono:
HTTP/HTTPS/FTP, con un URI e, se richiesto, un authentication.
Cloud storage come AWSS3, GoogleCloudStorage, MicrosoftAzureBlob, AlibabaOSSCloud, OpenStackSwiftStorage. Devi compilare la Bucket o contenitore e la Chiave oggetto.
servizio che supporta OGC WFS3 (ancora sperimentale), usando il formato GeoJSON o GEOJSON-NewlineDelimited o basato sul database CouchDB. È richiesto un URI, con opzionale authentication.
Per tutti i tipi di fonti dati vettoriali è possibile definire la Codifica o usare l’impostazione Automatico ►.
Una mesh è una griglia non strutturata di solito con elementi temporali e altri elementi. La componente spaziale contiene una collezione di vertici, bordi e facce nello spazio 2D o 3D. Maggiori informazioni sui layer delle mesh in Lavorare con i dati Mesh.
Per aggiungere un layer mesh a QGIS:
Apri la finestra di dialogo Gestore delle Sorgenti Dati, o selezionala dal menu Layer ► o cliccando il pulsante Apri Gestore delle Sorgenti Dati.
Abilita la scheda Mesh nel pannello sinistro
Premi il pulsante …Sfoglia per selezionare il file. Various formats sono supportati.
Seleziona il file e premi Aggiungi. Il layer verrà aggiunto utilizzando la visualizzazione nativa della mesh.
Se il file selezionato contiene molti layer mesh, verrà visualizzata una finestra di dialogo per scegliere i sublayers da caricare. Effettua la selezione e premi OK e i layer verranno caricati con la visualizzazione nativa della mesh. È anche possibile caricarli all’interno di un gruppo.
Fig. 15.8 Scheda Mesh in Gestore delle sorgente dati
I file di testo delimitati (es. .txt, .csv, .dat, .wkt) possono essere caricati usando gli strumenti descritti sopra. In questo modo verranno visualizzati come semplici tabelle. A volte, i file di testo delimitati possono contenere coordinate / geometrie che potresti voler visualizzare. Questo è ciò per cui Aggiungi Layer Testo Delimitato è progettato.
Fai clic sull’icona Apri Gestore delle Sorgenti Dati per aprire la finestra di dialogo Data Source Manager
Abilita la scheda Testo Delimitato
Seleziona il file di testo delimitato da importare (per esempio, qgis_sample_data/csv/elevp.csv) cliccando sul pulsante …Sfoglia.
Nel campo Nome Layer, fornisci il nome da usare per il Layer nel progetto (ad esempio Elevation).
Configura le impostazioni per conformare il tuo set di dati e le tue esigenze, come spiegato di seguito.
Una volta selezionato il file, QGIS tenta di analizzare il file con l’ultimo delimitatore usato, identificando campi e righe. Per permettere a QGIS di analizzare correttamente il file, è importante selezionare il delimitatore giusto. Puoi specificare un delimitatore scegliendo tra:
CSV (formato testo delimitato) per usare il carattere virgola.
Delimitatore espressione regolare e inserisci del testo nel campo Espressione. Per esempio, per cambiare il delimitatore in tabulazione, usa \t (questo è usato nelle espressioni regolari per il carattere tabulazione).
Delimitatori personalizzati, scegliendo tra alcuni delimitatori predefiniti come Virgola, Spazio, tab`, PuntoeVirgola, … .
Alcune altre opzioni convenienti possono essere utilizzate per il riconoscimento dei dati:
Numero di righe di intestazione da saltare: comodo quando vuoi evitare le prime righe del file nell’importazione, o perché sono righe vuote o con un’altra formattazione.
Il primo record ha i nomi dei campi: i valori nella prima riga sono usati come nomi di campo, altrimenti QGIS usa i nomi di campo field_1, field_2…
Identifica i tipi di campo: riconosce automaticamente il tipo di campo. Se deselezionato, tutti gli attributi sono trattati come campi di testo.
La virgola è il separatore decimale: puoi forzare il separatore decimale ad essere una virgola.
Tronca campi: ti permette di troncare gli spazi iniziale e finali dai campi.
Scarta i campi vuoti.
Letterali booleani personalizzati: consente di aggiungere una coppia personalizzata di stringhe che saranno trattate come valori booleani.
QGIS cerca di rilevare automaticamente i tipi di campo (a meno che Identifica i tipi di campo sia non selezionata) esaminando il contenuto di un file CSVT ausiliario opzionale (vedere:GeoCSV specification) e scansionando l’intero file per assicurarsi che tutti i valori possano essere effettivamente convertiti senza errori; il tipo di campo di default è testo.
Il tipo di campo rilevato appare sotto il nome del campo nella tabella di anteprima dei dati del campione e può essere modificato manualmente, se necessario.
Sono supportati i seguenti tipi di campo:
Le coppie letterali Booleano senza distinzione di maiuscole e minuscole che sono interpretate come valori booleani sono 1/0, true/false`, t/f`, yes/no.
Intero(32bit)
Intero(64bit)
Decimale: numero in virgola mobile a doppia precisione
Una volta che il file è stato interpretato, imposta Definizione della Geometria a:
Coordinate del punto e fornisci i campi Campo X, Campo Y, Campo Z (per dati tridimensionali) e Campo M (per la dimensione di misura) se il layer è di tipo geometrico puntuale e contiene tali campi. Se le coordinate sono definite come gradi/minuti/secondi, attiva la casella di controllo Coordinate GMS. Fornisci l’appropriato SR della geometria usando il widget Seleziona SR.
Well known text (WKT) opzione se le informazioni spaziali sono rappresentate come WKT: selezionare il Campo geometria contenente la geometria WKT e scegliere il Campo geometria appropriato o lasciare che QGIS lo rilevi automaticamente. Fornisci l’appropriato SR della geometria usando il widget Seleziona SR.
Se il file contiene dati non spaziali, attiva Nessuna geometria (solo tabella attributi) e verrà caricato come una normale tabella.
Usa indice spaziale per migliorare le prestazioni di visualizzazione e selezione spaziale degli elementi.
Usa indice di raggruppamento per migliorare le prestazioni dei filtri subset filters (quando definiti nelle proprietà del layer).
Controlla file per controllare le modifiche al file da parte di altre applicazioni mentre QGIS è in esecuzione.
Alla fine, clicca su Aggiungi per aggiungere il layer alla mappa. Nel nostro esempio, un layer di punti chiamato Elevation viene aggiunto al progetto e si comporta come qualsiasi altro layer della mappa in QGIS. Questo layer è il risultato di una query sul file sorgente .csv (quindi, collegato ad esso) e richiederebbe to be saved per avere un layer spaziale su disco.
I file DXF e DWG possono essere aggiunti a QGIS con un semplice drag-and-drop dal Pannello Browser. Ti verrà richiesto di selezionare i sublayers che vuoi aggiungere al progetto. I layer vengono aggiunti con proprietà di stile casuali.
Nota
Per i file DXF contenenti diversi tipi di geometria (punto, linea e/o poligono), il nome dei layer sarà generato come <filename.dxf> entities <geometry type>.
Per mantenere la struttura del file dxf/dwg e la sua simbologia in QGIS, puoi utilizzare lo strumento dedicato Progetto ► Importa/Esporta ► Importa layer da DWG/DXF…. che ti permette di:
importare elementi dal file DWG/DXF in un database di GeoPackage.
aggiungere elementi importati al progetto.
Nella finestra di dialogo Importa DWG/DXF, per importare il file Disegno nel Geopackage:
Immetti il percorso del Disegno di provenienza, cioè il file di disegno DWG/DXF da importare.
Specifica il sistema di riferimento delle coordinate dei dati del file DWG/DXF.
Immetti il percorso del Pacchetto destinazione, cioè il file GeoPackage che memorizzerà i dati. Se viene fornito un file esistente, questo verrà sovrascritto.
Scegli come importare i ``blocchi”” con la casella combinata dedicata:
Espandi geometrie blocco: importa i blocchi nel file di disegno come elementi normali.
Espandi Geometrie Blocco e Aggiungi Punti di Inserimento: importa i blocchi nel file di disegno come elementi normali e aggiunge i punti di inserimento come layer di punti.
Aggiungere solo Punti di Inserimento: aggiunge i punti di inserimento dei blocchi come layer di punti.
Scegli Usa curve per trasformare i layer importati in un tipo di geometria curva.
Utilizza il pulsante Importa per importare il disegno nel file GeoPackage di destinazione. Il database del GeoPackage verrà automaticamente popolato con il contenuto del file di disegno. A seconda delle dimensioni del file, questa operazione può richiedere del tempo.
Dopo che i dati .dwg o .dxf sono stati importati nel database di GeoPackage, la cornice nella metà inferiore della finestra di dialogo è popolata con la lista dei layer provenienti dal file importato. Lì puoi selezionare quali layer aggiungere al progetto QGIS:
In alto, imposta un Nome gruppo per raggruppare i file di disegno nel progetto. Per impostazione predefinita, è impostato sul nome del file di disegno di origine.
Controlla i layer da mostrare: ogni layer selezionato viene aggiunto ad un gruppo ad hoc che contiene layer vettoriali per le tipologie punto, linea, etichetta e area del layer di disegno. Lo stile dei layer assomiglierà all’aspetto che avevano originariamente in *CAD.
Scegli se il layer deve essere visibile all’apertura.
Selezionando l’opzione Fondi layer colloca tutti i layer in un unico gruppo.
Premi OK per aprire i layer in QGIS.
Fig. 15.10 Finestra di dialogo per importazione file DWG/DXF
Il progetto OpenStreetMap è popolare perché in molti paesi non sono disponibili geodati gratuiti come le mappe stradali digitali. L’obiettivo del progetto OSM è quello di creare una mappa modificabile gratuita del mondo da dati GPS, fotografie aeree e conoscenze locali. Per sostenere questo obiettivo, QGIS fornisce il supporto per i dati OSM.
Usando il Pannello Browser, puoi caricare un file .osm nella mappa, in tal caso otterrai un finestra di dialogo per selezionare i sublayers basati sul tipo di geometria. I layer caricati conterranno tutti i dati di quel tipo di geometria nel file .osm, e manterranno la struttura dati del file osm.
La prima volta che carichi i dati da un database di SpatiaLite, inizia da:
cliccando sul pulsante della barra degli strumenti Aggiungi Layer SpatiaLite
selezionando l’opzione Aggiungi Layer SpatiaLite… dal menu Layer ► Aggiungi Layer
o digitando Ctrl+Shift+L
Questo farà apparire una finestra che ti permetterà o di connetterti ad un database SpatiaLite già noto a QGIS (che sceglierai dal menu a tendina) o di definire una nuova connessione ad un nuovo database. Per definire una nuova connessione, clicca su :guilabel: Nuovo e usa il browser dei file per puntare al tuo database SpatiaLite, che è un file con estensione .sqlite.
QGIS supporta anche viste modificabili in SpatiaLite.
Ci sono una dozzina di formati di file diversi per memorizzare dati GPS. Il formato utilizzato da QGIS è chiamato GPX (GPS eXchange format), che è un formato standard di interscambio che può contenere svariati numeri di posizioni, percorsi e tracce nello stesso file.
Utilizza il pulsante …Sfoglia per selezionare il file GPX, quindi utilizza le caselle di controllo per selezionare la tipologia di elementi che vuoi caricare da quel file GPX. Ogni tipologia di elemento verrà caricata in un layer separato.
Per leggere e scrivere tabelle da un formato di database supportato da QGIS devi creare una connessione a quel database. Mentre QGIS Browser Panel è il modo più semplice e raccomandato per connettersi e utilizzare i database, QGIS fornisce altri strumenti per connettersi a ciascuno di essi e caricare le loro tabelle:
Aggiungi Layer Oracle Spatial… o digitando Ctrl+Shift+O
Aggiungi Layer SAP HANA Spatial… o digitando Ctrl+Shift+G
Questi strumenti sono accessibili sia dalla Barra di Gestione dei Layer che dal menu Layer ► Aggiungi Layer ►. La connessione al database SpatiaLite è descritta in Layer SpatiaLite.
Suggerimento
Creare una connessione al database dal pannello Browser QGIS
Selezionando il formato di database corrispondente nell’albero del Browser, cliccando con il tasto destro del mouse e scegliendo connect si ottiene la finestra di dialogo di connessione al database.
La maggior parte delle finestre di dialogo di connessione seguono una base comune che sarà descritta di seguito usando lo strumento database PostgreSQL come esempio. Per ulteriori impostazioni specifiche di altri provider, puoi trovare le descrizioni corrispondenti su:
La prima volta che usi un’origine dati PostGIS, devi creare una connessione a un database che contiene i dati. Inizia facendo clic sul pulsante appropriato come esposto sopra, aprendo una finestra di dialogo Aggiungi Tabella(e) PostGIS (vedi Fig. 15.15). Per accedere al gestore delle connessioni, fai clic sul pulsante Nuovo per visualizzare la finestra di dialogo Crea una nuova connessione PostGIS.
Fig. 15.12 Crea una nuova finestra di dialogo PostGIS
I parametri richiesti per una connessione PostGIS sono spiegati qui sotto. Per gli altri tipi di database, vedi le loro differenze in Requisiti specifici per le connessioni.
Nome: Un nome per questa connessione. Può essere lo stesso di Database.
Servizio: Parametro di servizio da usare in alternativa a hostname/port (e potenzialmente al database). Può essere definito in pg_service.conf. Consulta la sezione File per la connessione a Servizio PostgreSQL per maggiori dettagli.
Host: Nome dell’host del database. Questo deve essere un nome di host risolvibile, come quello che verrebbe usato per aprire una connessione TCP/IP o per eseguire il ping dell’host. Se il database è sullo stesso computer di QGIS, inserisci semplicemente localhost qui.
Porta: Numero di porta su cui il server di database PostgreSQL è in ascolto. La porta predefinita per PostGIS è 5432.
Database: Nome del database.
Modalità SSL: Impostazione della crittografia SSL. Sono disponibili le seguenti opzioni:
Preferito (il default): Non mi interessa la crittografia, ma desidero sostenere l’overhead della crittografia se il server la supporta.
Richiesto: Voglio che i miei dati siano criptati e accetto l’overhead. Confido che la rete si assicuri che io mi connetta sempre al server che voglio.
Verifica CA: Voglio che i miei dati siano criptati e accetto l’overhead. Voglio essere sicuro di connettermi ad un server di cui mi fido.
Verifica-intero: Voglio che i miei dati siano criptati e accetto l’overhead. Voglio essere sicuro di connettermi a un server di cui mi fido, e che sia quello che ho specificato.
Permesso: Non mi interessa la sicurezza, ma accetterò l’overhead della crittografia se il server insiste su di essa.
Disabilitato: Non mi interessa la sicurezza e non voglio subire l’overhead della crittografia.
Autenticazione, base.
Nome utente: Nome utente usato per accedere al database.
Password: Password usata con Nome Utente per connettersi al database.
Puoi salvare uno o entrambi i parametri Nomeutente e Password, nel qual caso saranno usati per default ogni volta che dovrai connetterti a questo database. Se non vengono salvati, ti verrà richiesto di fornire le credenziali per connetterti al database nelle prossime sessioni di QGIS. I parametri di connessione inseriti vengono memorizzati in una cache interna temporanea e restituiti ogni volta che viene richiesto un nome utente/password per lo stesso database, finché non si termina la sessione corrente di QGIS.
Avvertimento
QGIS impostazioni utente e sicurezza
Nella scheda Autenticazione, salvando username e password si mantengono le credenziali non protette nella configurazione della connessione. Queste credenziali saranno visibili se, per esempio, si condivide il file del progetto con qualcuno. Pertanto, è consigliabile salvare invece le credenziali in una configurazione di Autenticazione (scheda Configurazioni - Vedi Sistema di Autenticazione per maggiori dettagli) o in un file di connessione di servizio (vedi File per la connessione a Servizio PostgreSQL per esempio).
Autenticazione, configurazioni. Scegli una configurazione di autenticazione. Puoi aggiungere configurazioni usando il pulsante . Le scelte sono:
Autenticazione Base
autenticazione PKI PKCS#12
percorsi di autenticazione PKI
certificato di identità PKI memorizzato
In alternativa, a seconda del tipo di database, è possibile attivare le seguenti caselle di controllo:
Mostra solamente i layer contenuti nel registro
Non risolvere tipo di geometria senza restrizioni (GEOMETRY)
Cerca solo nello schema “public”
Mostra anche le tabelle senza geometria
Usa i metadati stimati della tabella
Consenti il salvataggio/caricamento di progetti QGIS nel database - maggiori dettagli here
Consenti il salvataggio/caricamento dei metadati dei layer QGIS nel database - maggiori dettagli qui
Suggerimento
Utilizza metadati di tabella stimati per velocizzare le operazioni
Quando si inizializzano i layer, possono essere necessarie varie query per stabilire le caratteristiche delle geometrie memorizzate nella tabella del database. Quando l’opzione Usa i metadati stimati della tabella è selezionata, queste query esaminano solo un campione di righe e usano le statistiche della tabella, piuttosto che l’intera tabella. Questo può accelerare drasticamente le operazioni su grandi insiemi di dati, ma può risultare in una caratterizzazione non corretta dei layer (ad esempio il conteggio degli elementi dei layer filtrati non sarà determinato accuratamente) e può anche causare un comportamento strano se le colonne che dovrebbero essere univoche in realtà non lo sono.
Una volta impostati tutti i parametri e le opzioni, puoi testare la connessione cliccando il pulsante Test Connessione o applicarla cliccando il pulsante OK. Da Aggiungi Tabella(e) PostGIS, clicca ora su Connetti, e la finestra di dialogo si riempie di tabelle dal database selezionato (come mostrato in Fig. 15.15).
Il file di connessione del servizio consente di associare parametri di connessione PostgreSQL a un singolo nome di servizio. Quel nome di servizio può essere specificato da un client e verranno utilizzate le impostazioni associate.
Si chiama .pg_service.conf nei sistemi *nix systems (GNU/Linux, macOS etc.) e pg_service.conf in Windows.
Nell’esempio precedente ci sono due servizi: ``water_service”” e ``wastewater_service””. Puoi utilizzarli per connetterti da QGIS, pgAdmin, ecc. specificando solo il nome del servizio a cui vuoi connetterti (senza le parentesi graffe). Se vuoi usare il servizio con ``psql””, puoi usare ``psql service=water_service””.
Se non vuoi salvare le password nel file di servizio puoi usare l’opzione .pg_pass.
Nota
Server QGIS e servizio
Quando si utilizza un file di servizio e un server QGIS, devi configurare il servizio anche sul lato server. Puoi cosultare la documentazione QGIS Server.
Sui sistemi operativi nix (GNU/Linux, macOS ecc.) puoi salvare il file .pg_service.conf nella cartella home dell’utente e i client PostgreSQL ne saranno automaticamente a conoscenza. Per esempio, se l’utente loggato è web, .pg_service.conf dovrebbe essere salvato nella cartella /home/web/ per funzionare direttamente (senza specificare altre variabili d’ambiente).
Puoi specificare la posizione del file di servizio creando una variabile di ambiente PGSERVICEFILE (e.g. eseguire il comando exportPGSERVICEFILE=/home/web/.pg_service.conf nel proprio OS *nix OS per impostare temporaneamente la variabile PGSERVICEFILE)
Puoi anche rendere il file di servizio disponibile a livello di sistema (tutti gli utenti) sia mettendo il file .pg_service.conf in pg_config--sysconfdir o aggiungendo la variabile d’ambiente PGSYSCONFDIR per specificare la cartella contenente il file di servizio. Se esistono definizioni di servizio con lo stesso nome nel file utente e nel file di sistema, il file utente ha la precedenza.
Avvertimento
Ci sono alcune particolarità per Windows:
Il service file deve essere salvato come pg_service.conf e non come .pg_service.conf.
Il service file deve essere salvato nel formato Unix. Un modo per fare ciò è di aprire il file con Notepad++ ed eseguire Edit ► EOL Conversion ► UNIX Format ► File save.
Puoi aggiungere variabili di ambiente in vari modi; uno testato, noto per funzionare in modo affidabile, è Pannello di controllo ► Sistema e sicurezza ► Sistema ► Impostazioni di sistema avanzate ► Variabili di ambiente aggiungendo PGSERVICEFILE con il percorso - per esempio C:UsersJohnpg_service.conf
Dopo l’aggiunta di una variabile di ambiente è necessario riavviare il computer.
Le caratteristiche spaziali di Oracle Spatial aiutano gli utenti a gestire i dati geografici e di localizzazione in un tipo nativo all’interno di un database Oracle. Oltre ad alcune delle opzioni in Creazione della connessione, la finestra di dialogo di connessione propone:
Database: SID o SERVICE_NAME dell’istanza Oracle;
Porta: Numero di porta su cui il database Oracle rimane in ascolto. La porta predefinita è 1521;
Opzioni: Opzioni specifiche della connessione Oracle (per esempio OCI_ATTR_PREFETCH_ROWS, OCI_ATTR_PREFETCH_MEMORY). Il formato della stringa delle opzioni è una lista separata da punto e virgola di nomi di opzioni o di opzione=combinazioni di valori;
Spazio di lavoro: Spazio di lavoro a cui passare;
Schema: Schema in cui sono memorizzati i dati
Opzionalmente, puoi selezionare le seguenti caselle di controllo:
Guarda solo nella tabella metadati: restringe le tabelle visualizzate a quelle che sono presenti nella vista all_sdo_geom_metadata. Questo procedimento velocizza la visualizzazione iniziale delle tabelle spaziali;
Guarda solo nelle tabelle dell’utente: la ricerca di tabelle spaziali si limita alle tabelle di proprietà dell’utente;
Mostra anche tabelle senza geometria: specifica che anche le tabelle senza geometria devono essere elencate.
Usa i metadati stimati della tabella: quando il layer viene impostato, la tabella Oracle richiede diversi metadati. Sono necessarie informazioni come il conteggio delle righe della tabella, il tipo di geometria e l’estensione spaziale nella colonna geometria. Se la tabella contiene un grande numero di righe che descrivono i metadati, stimare questi metadati porterà via molto tempo. Attivando questa opzione verranno eseguite le seguenti rapide operazioni sulla tabella dei metadati: Il conteggio delle righe è determinato da all_tables.num_rows. Le estensioni della tabella saranno sempre determinate con la funzione SDO_TUNE.EXTENTS_OF anche se viene applicato un filtro di livello. La geometria della tabella è determinata dalle prime 100 righe di geometria non-null della tabella.
Solo tipi di geometrie esistenti elenca solo i tipi di geometria esistenti e non permettere di aggiungerne altre.
Includere attributi aggiuntivi alla geometrie.
Suggerimento
Vettori Oracle Spatial
Normalmente un vettore Oracle Spatial è definito con una voce nella tabella USER_SDO_METADATA.
Per garantire che gli strumenti di selezione funzionino correttamente, si consiglia che le tabelle dispongano di una chiave primaria.
Per creare una nuova connessione a MS SQL Server, devi fornire alcune delle seguenti informazioni nella finestra di dialogo Dettagli Connessione:
Nome connessione
Provider/DSN
Host
Informazioni di Login. Puoi scegliere l’opzione Salva per le tue credenziali.
Passa alla sezione Dettagli database e fai clic sul pulsante Elenco database per visualizzare i set di dati disponibili. Seleziona i set di dati desiderati e premi OK. Opzionalmente, puoi anche eseguire una Prova Connessione. Una volta fatto clic su OK, la finestra di dialogo Crea una Nuova Connessione MS SQL Server si chiude e nel Gestore delle Sorgenti Dati premi Connetti, seleziona un layer e poi fai clic su Aggiungi.
Se necessario, puoi attivare le seguenti opzioni:
Cerca solamente nella tabella di metadati di geometry_columns.
Usa estensione del layer dalla tabella geometry_columns, questa casella di controllo dipende dalla prima; rimane disabilitata se la prima opzione non è selezionata.
Usa la chiave primaria dalla tabella geometry_columns
Mostra anche le tabelle senza geometria: anche le tabelle senza una colonna di geometria saranno mostrate nell’elenco delle tabelle disponibili.
Usa i metadati stimati della tabella: verranno utilizzati solo i metadati stimati della tabella. Questo evita una lenta scansione della tabella, ma può causare proprietà errate del layer, come l’estensione del layer.
Salta la gestione della geometria non valida: tutta la gestione dei record con geometria non valida sarà disabilitata. Questo velocizza il provider, ma se in una tabella sono presenti geometrie non valide, il risultato è imprevedibile e può comportare record mancanti. Seleziona questa opzione solo se sei certo che tutte le geometrie presenti nel database siano valide e che anche le nuove geometrie o tabelle aggiunte siano valide.
Usa Solo un Sottoinsieme di Schemi consente di filtrare gli schemi per la connessione a MS SQL. Se abilitato, verranno visualizzati solo gli schemi controllati. Puoi fare clic con il pulsante destro del mouse su Controlla o Non controllare qualsiasi schema dell’elenco.
Tu hai bisogno di SAP HANA Client per connetterti a un database SAP HANA. Puoi scaricare il client SAP HANA per la tua piattaforma dal sito web di SAP Development Tools.
Fig. 15.14 Finestra di dialogo Crea una nuova connessione SAP HANA
Puoi impostare i seguenti parametri:
Nome: Un nome per questa connessione.
Driver: Il nome del driver ODBC di HANA. È HDBODBC se tu utilizzi QGIS a 64 bit, HDBODBC32 se utilizzi QGIS a 32 bit. Il nome del driver appropriato viene inserito automaticamente.
Driver: O il nome con cui è stato registrato il driver ODBC di SAP HANA in /etc/odbcinst.ini o il percorso completo del driver ODBC di SAP HANA. Il programma di installazione di SAP HANA Client installa il driver ODBC in /usr/sap/hdbclient/libodbcHDB.so per impostazione predefinita.
Host: Il nome del database host.
Identificatore: Identifica l’istanza a cui connettersi sull’host. Può essere Numero di istanza o Numero di porta. I numeri di istanza sono composti da due cifre, mentre i numeri di porta vanno da 1 a 65.535.
Modalità: Specifica la modalità di esecuzione dell’istanza SAP HANA. Questa impostazione viene presa in considerazione solo se Identificativo è impostato su Numero Istanza. Se il database ospita più contenitori, puoi connetterti con il nome indicato in Database Tenant oppure al database di sistema.
Schema: Questo parametro è opzionale. Se viene indicato un nome di schema, QGIS cercherà solo i dati in quello schema. Se questo campo viene lasciato vuoto, QGIS cercherà i dati in tutti gli schemi.
Autenticazione ► Base.
Nome utente: Nome dell’utente usato per connettersi al database.
Password: Password usata per connettersi al database.
Impostazioni SSL
|Abilita la crittografia TLS/SSL: Abilita la crittografia TLS 1.1 e TLS1.2. Il server sceglierà la più alta disponibile.
Sorgente dati: Specifica il provider della libreria crittografica usata per la comunicazione SSL. sapcrypto dovrebbe funzionare su tutte le piattaforme, openssl dovrebbe funzionare su , mscrypto dovrebbe funzionare su e commoncrypto richiede l’installazione di CommonCryptoLib.
Convalida il certificato SSL: Se selezionata, il certificato SSL sarà convalidato utilizzando il truststore indicato in File del Trust store con chiave pubblica.
Sovrascrivi il nome host nel certificato: Specifica il nome host utilizzato per verificare l’identità del server. Il nome host specificato qui verifica l’identità del server invece del nome host con cui è stata stabilita la connessione. Se si specifica * come nome host, il nome host del server non viene convalidato. Altri caratteri jolly non sono ammessi.
File di Keystore con chiave privata: Attualmente ignorato. Questo parametro potrebbe consentire in futuro l’autenticazione tramite certificato anziché tramite utente e password.
File del Trust store con chiave pubblica: Specifica il percorso di un file dell’archivio di fiducia che contiene i certificati pubblici del server se si utilizza OpenSSL. In genere, l’archivio di fiducia contiene il certificato radice o il certificato dell’autorità di certificazione che ha firmato i certificati pubblici del server. Se si utilizza la libreria crittografica CommonCryptoLib o msCrypto, lasciare questa proprietà vuota.
|Ricerca solo le tabelle dell’utente: Se è selezionata, QGIS cerca solo le tabelle e le viste di proprietà dell’utente che si connette al database.
|Elenco anche le tabelle senza geometrie: Se è selezionata, QGIS cerca anche le tabelle e le viste che non contengono colonne spaziali.
Suggerimento
Collegamento a SAP HANA Cloud
Se vuoi connetterti a un’istanza di SAP HANA Cloud, di norma devi impostare Port Number su 443 e selezionare Abilita criptazione TLS/SSL.
Una volta che hai definito una o più connessioni a un database (vedi la sezione Creazione della connessione), puoi caricare i layer da esso. Naturalmente, questo richiede che i dati siano disponibili. Vedi la sezione Importare dati in PostgreSQL per una discussione sull’importazione di dati in un database PostGIS.
Per caricare un layer da un database, puoi eseguire le seguenti operazioni:
Scegli la connessione dall’elenco a discesa e fai clic su Connetti.
Seleziona o deseleziona Mostra anche le tabelle senza geometria.
Opzionalmente, usa delle Opzioni di ricerca per ridurre la lista delle tabelle a quelle che corrispondono alla tua ricerca. Puoi anche impostare questa opzione prima di premere il pulsante Connetti, velocizzando il caricamento del database.
Individua il(i) layer(s) che vuoi aggiungere nell’elenco dei layers disponibili.
Selezionalo cliccando su di esso. Puoi selezionare più layer tenendo premuto il tasto Shift o Ctrl mentre clicchi.
Se applicabile, usa il pulsante Imposta filtro (o fai doppio clic sul layer) per avviare la finestra di dialogo Costruttore di interrogazioni (vedi sezione Costruttore di interrogazioni) e definire quali elementi caricare dal layer selezionato. L’espressione del filtro appare nella colonna sql. Questa restrizione può essere rimossa o modificata nella cornice Proprietà Layer ► Generale ► Filtro Specifico del Fornitore.
La casella di controllo nella colonna Selezionaall'id che è attivata di default ottiene gli id degli elementi senza gli attributi e generalmente velocizza il caricamento dei dati.
Clicca sul pulsante Aggiungi per aggiungere il layer alla mappa.
Fig. 15.15 Finestra di dialogo Aggiungi tabella(e) PostGIS
Suggerimento
Utilizzare il pannello Browser per velocizzare il caricamento delle tabelle del database.
L’aggiunta di tabelle DB dal DB Manager può a volte richiedere molto tempo perché QGIS recupera prima le statistiche e le proprietà (ad esempio il tipo di geometria e il campo, il SR, il numero di elementi) per ogni tabella. Per evitare questo, una volta che the connection is set, è meglio usare il Browser Panel o il DB Manager per trascinare e rilasciare le tabelle del database nella mappa.
Per impostazione predefinita, QGIS può recuperare i metadati dei layer dalle connessioni o dai fornitori di dati che consentono la memorizzazione dei metadati (maggiori dettagli su saving metadata to the database). Il pannello Ricerca metadati consente di sfogliare i layer in base ai loro metadati e di aggiungerli al progetto (con un doppio clic o con il pulsante Aggiungi). L’elenco può essere filtrato:
dal testo, consultando un insieme di proprietà di metadati (identificativo, titolo, abstract)
per l’estensione spaziale, utilizzando l’attuale project extent o l’estensione della della mappa visualizzata
in base al tipo di layer (geometria)
Nota
Le sorgenti di metadati sono implementate attraverso un sistema di layer di metadati fornitori che può essere esteso da plugin.
Le definizioni del layer possono essere salvate come Layer Definition File (QLR - .qlr) usando Esporta -> Salva come file di definizione layer… nel menu contestuale del layer.
Il formato QLR consente di condividere layer QGIS «completi» con altri utenti QGIS. I file QLR contengono collegamenti alle fonti dati e tutte le informazioni di stile QGIS necessarie per lo stile del layer.
I file QLR sono mostrati nel Pannello Browser e possono essere usati per aggiungere layer (con i relativi stili salvati) al Pannello Layer. Puoi anche trascinare e rilasciare i file QLR dal file manager di sistema nell’area della mappa.
Con QGIS puoi avere accesso a diversi tipi di servizi web OGC (WM(T)S, WFS(-T), WCS, CSW, …). Grazie a QGIS Server, puoi anche pubblicare tali servizi. QGIS Server Guida/Manuale contiene descrizioni di queste funzionalità.
I servizi di tasselli vettoriali possono essere aggiunti tramite la scheda Tasselli vettoriali della finestra di dialogo Gestore delle sorgenti dati o il menu contestuale della voce Tasselli vettoriali nel pannello Browser. I servizi possono essere una Nuova Connessione Generica… o una Nuova Connessione al Vector Tile Service di ArcGIS….
Imposti un servizio aggiungendo:
un Nome
l” URL: del tipo http://example.com/{z}/{x}/{y}.pbf per i servizi generici e http://example.com/arcgis/rest/services/Layer/VectorTileServer per i servizi basati su ArcGIS. Il servizio deve fornire tasselli in formato .pbf.
il Min. Livello di zoom e il Max. Livello di zoom. I tasselli vettoriali hanno una struttura piramidale. Utilizzando queste opzioni hai la possibilità di generare individualmente i livelli dalla piramide dei tasselli. Questi livelli saranno poi utilizzati per la visualizzazione dei tasselli vettoriali in QGIS.
Per la proiezione di Mercatore (utilizzata da OpenStreetMap Vector Tiles) il livello di zoom 0 rappresenta il mondo intero in scala 1:500.000.000. Il livello di zoom 14 rappresenta la scala 1:35.000.
uno Stile URL: un URL a una configurazione di stile MapBox GL JSON. Se fornito, lo stile verrà applicato ogni volta che i layer della connessione vengono aggiunti a QGIS. Nel caso di connessioni al servizio di tasselli vettoriali di Arcgis, l’URL sovrascrive la configurazione di stile predefinita specificata nella configurazione del server.
Le configurazioni possono essere salvate in un file .XML (Salva connessioni) attraverso la voce Tasselli Vettoriali della finestra di dialogo Gestore delle sorgenti dati o il suo menu contestuale nel pannello Browser. Allo stesso modo, possono essere aggiunti da un file (Carica connessioni).
Una volta impostata la connessione a un servizio di tasselli vettoriali, è possibile:
Modifica le impostazioni di connessione dei tasselli vettoriali
Rimuovi la connessione
Dal pannello Browser, fai clic con il tasto destro del mouse sulla voce e puoi anche:
Aggiungi: un doppio clic aggiunge anche il layer al Progetto
Visualizza le Proprietà del layer… e ottieni l’accesso ai metadati e un’anteprima dei dati forniti dal servizio. Altre impostazioni sono disponibili quando il layer viene caricato nel progetto.
I servizi Tasselli XYZ possono essere aggiunti tramite la scheda XYZ della finestra di dialogo :guilabel: Gestore delle Sorgenti Dati o il menu contestuale della voce Tiles XYZ nel pannello Browser. Per impostazione predefinita, QGIS fornisce alcuni servizi predefiniti e pronti all’uso di Tasselli XYZ:
OpenStreetMap per accedere alla mappa 2D mondiale. Fig. 15.18 mostra la finestra di dialogo con la configurazione del servizio Tasselli XYZ di OpenStreetMap.
Per aggiungere un nuovo servizio, premere :guilabel: Nuovo (rispettivamente :guilabel: Nuova connessione dal pannello del Browser) e fornire:
la Risoluzione dei tasselli: i valori possibili sono Sconosciuto (non scalato), Standard (256x256 / 96DPI) e Alto (512x512 / 192DPI).
Interpretazione: converte i dataset raster WMTS/XYZ in un layer raster di tipo float a banda singola seguendo uno schema di codifica predefinito. Gli schemi supportati sono Predefinito (non viene effettuata alcuna conversione), MapTiler Terrain RGB e Terrarium Terrain RGB. Il convertitore selezionato tradurrà i valori sorgente RGB in valori float per ogni pixel. Una volta caricato, il layer sarà presentato come un layer raster a banda singola in virgola mobile, pronto per essere stilizzato usando il solito raster renderers di QGIS.
Premere OK per stabilire la connessione. Sarà quindi possibile:
Aggiungi il nuovo layer al progetto; viene caricato con il nome specificato nelle impostazioni.
Modifica le impostazioni della connessione XYZ
Rimuovi la connessione
Dal pannello Browser, fai clic con il tasto destro del mouse sulla voce e puoi anche:
Aggiungi: un doppio clic aggiunge anche il layer al Progetto
Visualizza le Proprietà del layer… e ottieni l’accesso ai metadati e un’anteprima dei dati forniti dal servizio. Altre impostazioni sono disponibili quando il layer viene caricato nel progetto.
Le configurazioni possono essere salvate in un file .XML (Salva Connessioni) attraverso la voce XYZ nella finestra di dialogo Gestore delle Sorgenti Dati o il suo menu contestuale nel pannello Browser. Allo stesso modo, possono essere aggiunti da un file (Carica connessioni).
Caricamento deei tasselli XYZ senza creare una connessione
È anche possibile aggiungere tasselli XYZ a un progetto senza necessariamente memorizzare le impostazioni di connessione nel proprio profilo utente (ad esempio, per un set di dati che può servire una volta sola). Nella scheda Gestore delle Sorgenti Dati ► XYZ, modifica le proprietà nel gruppo Dettagli Connessione. Il campo prima di Nome dovrebbe diventare Personalizzato. Premi :guilabel: Aggiungi per caricare il layer nel progetto. Il nome predefinito è XYZLayer.
Esempi di servizi di Tasselli XYZ:
OpenStreetMap Monochrome: URL: http://tiles.wmflabs.org/bw-mapnik/{z}/{x}/{y}.png, Minimo Livello di Zoom: 0, Massimo Livello di Zoom: 19.
Google Maps: URL: https://mt1.google.com/vt/lyrs=m&x={x}&y={y}&z={z}, Minimo Livello di Zoom: 0, Massimo Livello di Zoom: 19.
Open Weather Map Temperature: URL: http://tile.openweathermap.org/map/temp_new/{z}/{x}/{y}.png?appid={api_key}Minimo Livello di Zoom: 0, Massimo Livello di Zoom: 19.
I server ArcGIS REST possono essere aggiunti tramite la scheda ArcGIS REST Server della finestra di dialogo Gestione delle sorgenti dati o il menu contestuale della voce ArcGIS REST Servers nel pannello Browser. Premi Nuovo (rispettivamente Nuova connessione) e fornisce:
Le connessioni di ArcGIS Feature Service per le quali sono stati impostati gli URL dei corrispondenti endpoint del portale possono essere esplorate per gruppi di contenuti nel pannello del browser.
Se in una connessione sono impostati gli endpoint del Portale, espandendo la connessione nel browser verrà visualizzata una cartella «Gruppi» e «Servizi», invece dell’elenco completo dei servizi normalmente visualizzato. Espandendo la cartella dei gruppi, verrà visualizzato un elenco di tutti i gruppi di contenuti di cui l’utente è membro, ognuno dei quali può essere espanso per mostrare gli elementi del servizio appartenenti a quel gruppo.
Le configurazioni possono essere salvate in un file .XML (Salva connessioni) attraverso la voce ArcGIS REST Server nella finestra di dialogo Gestione delle sorgenti dati. Allo stesso modo, possono essere aggiunti da un file (Carica connessioni).
Una volta impostata la connessione a un ArcGIS REST Server, è possibile:
Modifica le impostazioni di connessione ad ArcGIS REST Server
Rimuovi la connessione
Aggiorna la connessione
utilizzare un filtro per i layer disponibili
scegli da un elenco di layer disponibili con l’opzione Richiedere solo elementi che si sovrappongono all’estensione della vista corrente.
Dal pannello Browser, fai clic con il tasto destro del mouse sulla voce relativa alla connessione e puoi:
Aggiorna
Modifica connessione…
Rimuovi la connessione al servizio selezionato
Vedi informazioni sul servizio che aprirà il browser web predefinito e visualizzerà le informazioni sul servizio.
Fai clic con il tasto destro del mouse sulla voce del layer e puoi anche:
Vedi informazioni sul servizio che aprirà il browser web predefinito e visualizzerà le informazioni sul servizio.
Esporta layer… ► su File
Aggiungi: un doppio clic aggiunge anche il layer al Progetto
Visualizza le Proprietà del layer… e ottieni l’accesso ai metadati e un’anteprima dei dati forniti dal servizio. Altre impostazioni sono disponibili quando il layer viene caricato nel progetto.